Cronache dal Casale
Appena sveglio il mio sguardo si inoltra nell’infinito orizzonte del mare,
che forza trasmette questa sensazione. Un orizzonte fatto da una linea e basta. Nessun muro, nessun ostacolo, niente che possa interferire con la meraviglia di sapersi partecipe di questo procedere in un tempo profondo. Il mare che per anni ci ha cullato è qui con noi, dentro di noi, lo sentiamo, lo avvertiamo ogni giorno, lo ammiriamo dalla nostra collina, lo avvertiamo nel vento del pomeriggio che dal largo ci raggiunge fin quassù, donandoci l’odore salmastro e l’azzurro del Mare Nostrum.
Anni di scuola di vita, navigando lentamente.
A volte in mare aperto ci sei solo tu e la natura, durante le notti in navigazione si passano ore ad osservare il mare che scivola sotto la barca e l’ombra di un onda che raggiunge quel piccolo guscio immerso nel liquido salato,sei nel tempo. Il tempo lo abbiamo incollato addosso, la natura detta un ritmo e noi assecondiamo. Come un direttore d’orchestra la natura ci permette di essere parte di questa magnificenza.
Io e Tiziana, ognuno con i propri strumenti suoniamo in un tutt’uno incredibilmente armonioso e la sinfonia prende corpo, ogni giorno una nota si aggiunge, un accordo genera nuovi pensieri, un volo di uccelli suscita gioia, una lucertola si ferma a inserire la sua nota, una rondine forse quella rondine che qualche anno fa venne a riposare durante la notte su zefiro in una traversata di rientro dalla Grecia oggi è qui l’ho vista, l’ho riconosciuta è riuscita a trovarci fin quassù. Ci mancano i delfini, le tartarughe e tutto quello che la vita di bordo ci ha regalato, donato ma sicuramente ci mancherà quello che oggi stiamo vivendo in questo luogo se un giorno saremo da qualche altra parte. La mancanza è sintomo di una buona esperienza, di qualcosa di vissuto in profondità. La mancanza è amore.
Si vive per questo, per produrre un mare infinito di sensazioni forti e di esperienze profonde.
Oggi raccolta di amarene le prime marmellate buonissime…..il casale comincia ad avere amici che prenotano una vacanza. Si vede un po di luce. Ma quel lume, quel punto luminoso infinitesimale, lontano era una certezza, un puntino di riferimento in una tempesta. Come un faro che indica un luogo preciso dandoti la serenità di aver fatto una navigazione senza grossi errori dopo giorni e notti in mezzo al mare, stabilendo un luogo preciso sulla carta nautica in modo da procedere in sicurezza, quella lucina fatta da tante relazioni umane si è messa in moto, ancora una volta i legami e le relazioni sono il faro della vita. Noi abbiamo curato il nostro luogo, lo stiamo preparando a riprendere quella funzione di porto o baia sicura dove godere momenti caldi di compagnia e nel frattempo coltiviamo e raccogliamo quello che la natura dona. A presto con le cronache dal casale e dal rifugio di campagna.